E’ proprio il caso di dire che io l’odore della radica di erica l’ho sentito sin dalla nascita. Nasco, infatti, in una famiglia dove la lavorazione della radica era l’occupazione principale. Mio padre ha sempre fatto il segantino (o abbozzatore di pipe) ed io, sin da piccolissimo, cercavo di rendermi utile all’interno della segheria. A undici anni ho realizzato la mia prima pipa finita, una specie di sgorbio che mia madre ha sempre conservato come una reliquia.

Ad ogni modo lavorare il legno è  sempre stata la mia grande passione. Intorno ai vent’anni, avendo a disposizione quell’enorme quantità di radica ho iniziato a fare le prime pipe. In seguito le ho fatte vedere ad alcuni negozianti romani ( Carmignani, Novelli, Bellucci, Giorgio Musicò) che mi hanno incoraggiato a continuare, secondo me non tanto per la modellistica e la lavorazione, quanto per la qualità della radica. Ed io ho continuato! Faccio pipe oramai da più di quarant’ anni, utilizzando sempre la mia radica e usando uno stile classico che è il mio preferito, concedendomi qualche forma libera solo quando la radica me lo permette.

L’apprezzamento degli appassionati mi gratifica e mi spinge a fare sempre meglio.