L’estrazione della radica per la tutela della biodiversità: il rapporto di simbiosi tra pipa Natura

di Alberto Basciano

Il tema della radica per la costruzione delle pipe è diventato in questi ultimi anni un argomento sempre più sentito. Non si può più parlare di solo approvvigionamento della materia prima, ma dell’impatto che questa azione ha sull’ecosistema. Il lavoro di estrazione della radica dal bosco non è un’azione parassitaria dell’uomo nei confronti della Natura, ma piuttosto una forma di simbiosi mutualistica da cui sia l’uomo che il bosco traggono giovamento. Proprio a tutela del beneficio che questo impatto ha sull’ambiente naturale, il Pipa Club Italia, assieme a Manno Legnami e Savinelli, ha partecipato al G7 dell’Agricoltura, a Siracusa lo scorso settembre, con lo stand dedicato a tutta la filiera del settore.
Partendo dalla radica appunto, attraverso la costruzione delle pipe, fino ai consumatori finali e l’associazionismo dedicato, questa collaborazione intende mostrare gli aspetti positivi ecologici, artistici, economici e culturali dell’intera filiera della pipa. Tale collaborazione si è estesa al professor Tommaso La Mantia, docente del dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Forestali, Università degli studi di Palermo, che, sempre nell’occasione del G7 dell’Agricoltura, ha tenuto un convegno in merito al tema della radica, la sua raccolta e il suo impatto sull’ecosistema.

L’articolo di cui vi mettiamo il link di seguito è un estratto dell’intervento del professor La Mantia a Siracusa, proprio sul rapporto benefico tra uomo e bosco nell’estrazione della radica e sulla necessità di tutelare tale rapporto per la tutela della biodiversità.
Buona lettura.

di Tommaso La Mantia

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