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Lettere dai Club – 60 anni di storia con il Pipa Club Italia. Il Corsellini di Firenze

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di Alessandro Corsellini

Dal dizionario Enciclopedico della Lingua Italiana: “Associazione: unione di più persone per perseguire uno scopo comune“. Probabilmente seguendo questo concetto nel lontano 1965 un giornalista ebbe l’idea di costituire un’associazione che unisse, almeno idealmente, i fumatori di pipa. Molte sono le associazioni, calcistiche, per i diritti dell’uomo, per la tutela degli animali, per delinquere (le più diffuse specie oggi) per cui una che riunisse i fumatori di pipa non era una cosa impossibile. A dire il vero, vari tentativi erano già presenti nel nostro Paese, in alcune zone amanti del fumo con la pipa si ritrovavano abitualmente ma non avevano dato luogo a una vera e propria associazione con tanto di regole e statuto e soprattutto non c’era una rivista che parlasse dei fumatori e ai fumatori. Lo scopo principale era quello di diffondere il fumo della pipa. Nacque così il “Club della Pipa” ed io c’ero, e ne ho fatto parte subito nonostante lo scetticismo di tanti tra cui mio padre, all’epoca ancora in vita.

Con una campagna divulgativa rivolta ai clienti del mio negozio, in breve tempo il mio pipa club, il Corsellini Pipa Club, raggiunse numeri importanti. Nel novembre del 1966 la prima assemblea annuale dei soci ad Arona in un teatro pieno di persone provenienti da tutto il paese. Il 1967 fu l’anno in cui venne organizzata la prima gara presso il Jolly President Hotel di Milano, evento di cui scrisse sul Corriere della Sera niente meno che Dino Buzzati. I tempi? Poco sopra l’ora e sembrò un grande successo. Da quel momento le gare di lento fumo dilagarono un po’ ovunque. Si trattò allora di formare una squadra che rappresentasse il club e di lì a poco il club Corsellini iniziò la fase “agonistica”. Dato il grande numero di soci, il nostro pipa club si poteva permettere di avere tre squadre alle gare, spesso ci muovevamo con pullman per raggiungere le località delle competizioni. La prima gara fiorentina nel 1967 seguita dalla prima riunione dei soci con cena presso il forte di Belvedere, furono 127 i partecipanti.

Il 1968 segnò l’inizio dei primi successi nelle gare sia individuali che per squadre, non ricordo quando o dove, in materia sono un grande cialtrone, tuttavia esiste un libro sulle gare scritto da uno dei più grandi amici del Pipa Club Italia, Nicola Rizzi, libro che arriva fino al 1988 o giù di lì. Il 1969 segna il primo successo individuale importante: a maggio vinsi il campionato europeo superando il record mondiale di quasi un ora: (3h, 03’, 45”). Nel 1972 vinsi un’altra edizione del campionato europeo, i successi del pipa club Corsellini si susseguirono: nel 1985 la squadra vinse a Parigi la prima edizione della Coppa del Mondo per Squadre di Club, la più bella delle competizioni mondiali, oggi snaturata e resa inutile. In seguito Torino 1989, Budapest 1997, Ascot 2001, Poznan 2013, Monastier 2015, sette mondiali in totale poi la più bella gara è stata trasformata come ho accennato prima e non si è più trattato di mondiali per club, l’ultima edizione di questa storica coppa del mondo nel 2017 a Girona dove il mio pipa club subì una forte sconfitta, lasciando la vittoria a un altro storico pipa club italiano, il Cerea di Torino.

Tutti questi anni sono scivolati in fretta, mi sono passati accanto senza che me ne fossi accorto, tanti presidenti si sono alternati, Cesare Lonardo, Carlo Lodi, Fiorenzo Ceriali, Alberto Basciano… fino a oggi dove la nostra splendida presidente Genny Magrin, spulciando vecchie riviste e rovistando vecchi articoli, mi ha nominato Presidente Onorario de Pipa Club Italia. Devo riconoscere che mi ha fatto piacere, in fondo bene o male che abbia fatto ho visto nascere e crescere questa Associazione. Ricordi e immagini mi vengono incontro…di tutte quelle persone che hanno avuto un ruolo in questo Pipa Club, molti di loro si sono addormentati, alcuni non ne fanno più parte, ma ci sono i nuovi giovani, o poco più, ai quali affido idealmente le sorti di questo pipa club, il più vecchio d’Italia. Un augurio per i prossimi 60 anni.